Ubicate in corrispondenza dei quattro punti cardinali, le porte di accesso all’acropoli erano poste lungo la circonferenza del circuito murario risalente all’ età classica, poi fortificato in età medievale. La porta oggi meglio conservata è la porta a Nord, Porta Bari (delle restanti porte, invece, non rimane nulla se non il varco di accesso). Risale al diciassettesimo secolo e si presenta con un prospetto in stile barocco (1600), in cui sono inserite le statue, realizzate in mazzaro, dei santi protettori della città, S. Irene e S. Giuseppe, e sulla cui sommità vi è un ostensorio, segno di devozione al SS. Sacramento (XX secolo). Si affaccia su Piazza Unità d’Italia, su cui su una colonna con la statua della ‘Madonna di Buoncammino’stands.
Risaldendo su per l’estramurale, in senso orario, si incontra la Porta dei Martiri. È comunemente detta la “Purtecedde”. Immette direttamente nella pizzetta omonima, attraverso l’arco, tutt’oggi presente, denominato anch’esso Arco dei Martiri. Era una delle porte secondarie, le cosiddette “Porte Piccole”, che in genere erano poste tra due porte maggiori. Tale accesso, infatti, si trova proprio tra Porta Graecorum, a Nord, e Porta delle Fosse, a Est. Fu edificata nel XIII secolo e con il tempo subì varie manomissioni, perdendo l’aspetto difensivo e trasformandosi in un semplice arco in pietra, sormontato da costruzioni di privati, che vi aprirono porte e finestre. Oggi, infatti, è possibile distinguere il portale a bugnato e l’arco a profondo fornice. A ridosso dell’arco si conserva un pezzo delle fortificazioni costruite durante la dominazione aragonese, come rifacimento delle vecchie mura costruite da Sparano da Bari.
Risalendo ancora verso sud-est si trova ‘Porta Foggiali’, non più esistente, il cui nome deriva dalle ampie cavità sotterranee scavate proprio sotto la vicina piazza dallo stesso nome e che servirono come granai della città.
A Sud, si trova Porta Matera (non più esistente), ricordata nella lapide ivi apposta, come la porta da cui fece irruzione l’esercito sanfedista capeggiato dal cardinale Ruffo nel 1799, motivo per cui la piazza su cui si affaccia, è detta piazza della Resistenza, a ricordo dell’eroica resistenza degli altamurani contro i sanfedisti. Infine, ad Ovest, è collocata Porta Santa Teresa, in posizione frontale rispetto alla chiesa omonima, da cui gli altamurani fuggirono verso le campagne limitrofe, durante l’assedio dei sanfedisti nel 1799.
Nel mezzo dell’asse viario Matera-Bari, l’attuale corso Federico II di Svevia, vi è la piazza principale: cuore religioso, sociale ed economico della città, piazza Duomo, detta anche Platea rerum venalium, un tempo a pianta quadrata, con porticato, in cui erano ospitate diverse botteghe, era luogo di residenza di alcune prestigiose famiglie di origine sia latina che greca, e su di essa si impianta la maestosa Cattedrale.
Porta S. Teresa Aperta all’inizio del Seicento con la costruzione del convento dei Carmelitani Scalzi. In posizione frontale rispetto alla chiesa omonima, da cui gli altamurani fuggirono verso le campagne limitrofe durante l’assedio del 1799 dei sanfedisti.
Porta Alba
E’la più antica, si apre sulle Mura Megalitiche costruite dai Peuceti e guarda ad oriente, dove sorge l’alba. E’visibile, all’estremo della strada omonima, tra i ruderi dei macigni delle mura, in ciò che ne resta: due forti stipiti che le interrompono nel luogo dove i Peuceti collocarono la porta e la via d’ingresso alla loro città fortificata.
Tra le altre piazze del centro storico: piazza Matteotti, chiamata in passato piazza Castello perché sede dell’antico castello, di probabile epoca normanna, abbattuto nel secolo scorso e fino a qualche anno fa sede del più grande e tradizionale mercato ortofrutticolo della città; Piazza Municipio, presso cui si erge il Palazzo di città, un tempo sede del Convento di S. Francesco (1400); piazza Zanardelli, grande piazza alberata che si estende dalla Parrocchia della Consolazione alla chiesa di San Domenico. Contiene il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale ed occupa parte dell’antico Planicio Sancti Marcii. Viene chiamata “villetta” per distinguerla dalla più grande Villa Comunale. Piazza San Giovanni, alle spalle della Cattedrale, nel cui mezzo vi era, un tempo, una chiesetta dedicata al culto greco. Altrettanto importanti, anche se fuori dal circuito murario dell’antica acropoli, è piazza Resistenza, chiamata così perché ricorda il luogo in cui l’esercito guidato dal cardinale Ruffo pose l’assedio alla città nel 1799. Piazza Mercadante (adiacente alla piazza omonima, su cui sorge un monumento con il busto del grande musicista e compositore, opera dello scultore Zocchi).
Located at the four cardinal points, the access doors to the acropolis were placed along the circumference of the city walls, dating back to the Classical Age and fortified during the Middle Ages.
The best preserved city gate is the north gate: Porta Bari (of the remaining doors, however, nothing remains except the access gate). It dates back to the seventeenth century, it is in baroque style and holds the statues, made in mazzaro, of the town’s patron saints, St. Irene and St. Joseph. The gate’s top is surmounted by a twentieth century monstrance, a symbol of devotion to the Blessed Sacrament. It overlooks Piazza Unità d’Italia, on which a column with the statue of ‘Our Lady of Buoncammino’ stands.
Following the city wall in an eastern and clockwise direction you will come upon ‘Porta dei Martiri’ (Gate of the Martyrs), commonly known as “Purtecedde”. Passing under its arc, the gate leads to the square of the same name. This gate was one of the minor entrances, the so-called “small doors”, which usually were located between two major gates. This gate, infact, is situated right between ‘Porta Graecorum’, to the north, and ‘Porta delle Fosse’, to the east. It was built in the thirteenth century and, in course of time, has undergone various alterations, losing its original defensive aspect and becoming a simple stone arch. surmounted by private construction who opened doors and windows. Today, in fact, it is possible to distinguish the ashlar portal and the deep arc fornix. In its external parts you can appreciatd a small piece of fortifications built during the rule of the house of Aragon who had ordered the extension and the renovation of the old walls built by Sparano da Bari.
Located further to the southeast was ‘Porta Foggiali’, which no longer exists, whose name derived from the extensive underground caverns which had been dug right beneath the nearby square of the same name and served as the city’s granaries.
‘Porta Matera’ (no longer existing) was located to the south. A plaque attached to a nearby building commemorates the siege and sack of the city by the anti-Republican Army of the “Holy Faith”, organized and led by the fanatic cardinal Fabrizio Ruffo. The square outside the former gate saw some of the fiercest fightings of the year 1799 and is still named Piazza della Resistenza (Square of the REsistance). Finally, located to the west, and close to the eponymous church, is ‘Porta Santa Teresa’. From here the inhabitants of Altamura fled to the countryside after the plundering hordes of cardinal Ruffo had entered the city from the south. In the middle of the road axis Matera-Bari, the current “Corso Federico II di Svevia”, there is Piazza Duomo, the main square: the spiritual, social and economic heart of the city, also called Plataea rerum venalium, once on a square plan, with a porch, where several workshops were hosted. It was the place of residence of some prestigious families of origin, both Latin and Greek, and on it the majestic Cathedral is implanted.
‘Porta Santa Teresa’ Opened at the beginning of the seventeenth century with the construction of the convent of the Barefoot Carmelites. It was opposite the homonymous church, from which the Altamura population fled to the surrounding countryside during the siege of the Sanfedists in 1799.
‘Porta Alba’ It is the oldest, it opens onto the megalithic walls built by Peucetii and it looks to the east, where dawn rises.
It is visible, to the extreme of the homonymous street, among the ruins of the boulders and walls, in what it is left of it: two strong door jambs that break the continuity of the walls in the place where the Peucetii placed the door as the street entrance to their fortified city.
Located almost at the center of the axis Porta Bari – Porta Matera, Corso Federico II di Svevia, is Piazza Duomo (Dome’s Square), the religious, social and commercial focal point of the city. Also called Platea rerum venalium, the square once featured a porch which hosted several workshops of local craftsmen. Also some of the most prestigious families of the old city, both Greek and Latin, used to reside here. Noteworthy among the many squares of the old town are further: Piazza Matteotti (commonly known as Piazza Castello, because of the ancient Norman castle that stood on it until it was demolished in the last century), until a few year ago it housed also the town’s biggest fruit and vegetable market; Piazza Municipio (Town Hall Square) with Altamura’s town hall which was built on the site of the likewise demolished Franciscan convent and church from the fifteenth century; Piazza Zanardelli (commonly known as “villetta”, in order to distinguish it from the larger “Villa Comunale”, a broad and tree-lined square which extends from the Consolation Church to the church San Domenico. It features a Monument to the Fallen of World War I and occupies a part of the former Planitio Sancti Marcii*); Piazza San Giovanni (small square behind the cathedral which once featured also a chapel of the same name); Piazza Resistenza (outside the city wall, in proximity of ‘Porta Matera’, its name commemorates the siege and sack of Altamura in 1799 by the hand of cardinal Ruffo and his “Army of the Holy Faith”); Piazza Mercadante (adjacent to the homonymous square, on which stands a monument with the bust of the great musician and composer, a work of sculptor Zocchi).